Il Piccolo Schermo
Già dagli albori, la televisione si è mostrata proprio per ciò che realmente è: il più potente mezzo di comunicazione di massa. Tutti noi la guardiamo, la ascoltiamo o, talvolta, la teniamo accesa solo per il confortante brusio dei sui programmi; pochi, però , si rendono veramente conto di cosa significhi la televisione.
Da quando il piccolo schermo è entrato a far parte degli elettrodomestici, l'informazione è diventata universale ed immediata, comprensibile e raggiungibile da tutti. Indipendentemente dal modello o dalla forma che si sceglie, dal momento e da come la si guarda, la tv rappresenta un collegamento, una finestra aperta sul mondo esterno o, al contrario, un pezzo di mondo nelle nostre case.
Infiniti sono i momenti in cui la tv ci fa compagnia, tanto da creare un fenomeno con un proprio nome: la teledipendenza. Talvolta, la teledipendenza non è dettata dall'estensione dal pubblico o dalle ore in cui il piccolo schermo rimane acceso con noi come spettatori, ma, soprattutto, è dettata dalle impressionanti percentuali che mostrano come il pubblico televisivo sia nettamente maggiore rispetto quello degli altri media.
Vediamo qualche dato: in Italia il pubblico televisivo è molto prossimo al 95%, seguono il pubblico radio con il 63%, quello dei quotidiani come un deludente 59%, gli amanti dei libri (55%) e gli informatici con un pessimo 38%. Il piccolo schermo viene seguito in analogico da ben il 75% del popolo italiano, contro il 65% di Francia e Spagna ed addirittura il 31% della Gran Bretagna. In fine, a parte lo scopo di "compagnia", dato che molti di noi accendono la tv solo per essere accompagnati dal suo confuso vociferare, molti guardano il piccolo schermo per i contenuti informativi (80%), per gli approfondimenti (64%), per la musica (49%) o per intrattenimento generale (41%).